Le novità del Codice della crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

È stata rinviata all’anno prossimo l’entrata in vigore di gran parte delle norme del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Ripercorriamo qui le novità del Codice, a partire dall’eliminazione dai testi giuridici della parola “fallimento”, sostituito dalla definizione di “liquidazione giudiziale”.
Una nuova terminologia che consente di allineare l’Italia ad altri paesi europei, dove la crisi non è intesa in un’accezione negativa, ma associata a una fase eccezionale della vita aziendale.

Che cosa cambia con il Codice
Nel nuovo Codice è previsto il coordinamento della disciplina dei diversi istituti, per evitare duplicazioni nelle segnalazioni all’Ocri (Organismo di composizione della crisi di impresa). Vengono poi integrate, nella disciplina delle misure protettive e cautelari, le procedure di regolazione della crisi, di insolvenza e sovra-indebitamento.

Le tutele per le imprese
Con la disciplina del nuovo Codice il legislatore mira a intercettare i segnali di allarme che precedono una crisi aziendale e a evitare che sbocchi nell’interruzione dell’attività di impresa.

Le principali novità
Nel nuovo Codice l’espressione “fallimento” viene sostituita da “liquidazione giudiziale”. Viene istituito un sistema di allerta per garantire l’emersione dei segnali di crisi, sempre con l’obiettivo del risanamento e della tutela dei creditori.
La ratio delle nuove norme è di dare priorità alle procedure alternative all’esecuzione giudiziale. In quest’ottica diversi riti speciali vengono semplificati e standardizzati.
Nelle nuove norme è prevista una riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali.

Crisi d’impresa e cancellazione dei debiti
E’ prevista poi la segnalazione anche da parte dell’Agenzia delle Entrate in caso di scostamento tra debito IVA scaduto e volume d’affari risultante dalla dichiarazione per l’anno precedente superiore a:

o 100mila euro se il volume d’affari non è superiore a un milione di euro;
o 500mila euro se il volume d’affari non è superiore a 10 milioni di euro;
o un milione di euro se il volume d’affari è superiore a 10 milioni di euro.

I meccanismi di allerta e le procedure semplificate
Nel nuovo Codice sono previsti meccanismi di allerta per facilitare l’emersione dai momenti di difficoltà e facilitare la prosecuzione dell’attività imprenditoriale quando la crisi d’impresa è dovuta a fattori contingenti. Sono inoltre semplificate le procedure, sia sotto il profilo giudiziale che degli strumenti alternativi.
Viene poi istituito un nuovo albo dei soggetti che gestiscono le procedure concorsuali, come vedremo qui di seguito.

Le competenze giurisdizionali e il nuovo albo
Nel Codice si stabilisce poi la competenza dei tribunali che sono sede delle sezioni specializzate in materia di imprese per procedimenti di regolazione della crisi o dell’insolvenza. Disciplinate anche le controversie che interessano le imprese in amministrazione straordinaria e i gruppi di imprese di rilevante dimensione. E ancora, viene istituito il nuovo albo dei soggetti chiamati a ricoprire le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore, l’area web per la notifica degli atti, una serie di norme sulla disciplina dei procedimenti, alcune modifiche al Codice Civile su assetti proprietari, responsabilità e nomine degli amministratori, e norme sulle garanzie in favore di acquirenti di immobili da costruire.

Il supporto di SOS Impresa
Burocrazia, stretta del credito e mancanza di liquidità sono le zavorre che affliggono le imprese, in particolare in questo periodo di emergenza legato al Covid-19. Gli strumenti previsti dalla legge non mancano, ma molte imprese non hanno le risorse per intercettarli. Ecco perché, in questi casi, può essere prezioso il supporto di realtà come SOSAzienda®, che assiste l’impresa in tutti gli adempimenti necessari alla messa in liquidazione. SOSAzienda si sostituisce all’impresa in crisi, consentendo agli amministratori e ai soci di mantenere le qualifiche necessarie a costituire una nuova realtà, evitando la segnalazione in centrale rischi e compromettendo così la futura costituzione di una nuova attività.

 

 

Le novità del Codice della crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

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