Perché non bisogna mai dare le proprie fideiussioni alla banca
Hai mai sentito parlare di fideiussione? Non farti spaventare da questo vocabolo difficile: il concetto, in realtà, è molto semplice.
La fideiussione non è altro che una garanzia per chi presta del denaro: una banca, per esempio, o un altro tipo di istituto di credito. In sintesi, se il debitore non restituisce il finanziamento per un motivo o per un altro, il fideiussore deve rimborsare le rate al posto suo. Con questo strumento, i creditori tutelano i propri interessi.
Il punto è che non bisognerebbe dare le fideiussioni a una banca. Come mai? Te lo spieghiamo subito.
Cos’è la fideiussione bancaria
Prima, però, vediamo più nello specifico cos’è la fideiussione bancaria.
Immaginiamo una persona che ha bisogno di soldi per un suo progetto, per acquistare qualcosa, per finanziare un corso di studi ecc. La cosa più ovvia è chiedere un prestito: quest’ultimo, poi, deve essere restituito sotto forma di rate.
Nella fideiussione bancaria, è la banca stessa che diventa garante. Cioè, se il debitore non rimborsa la cifra, la banca lo fa per lui. Ci potrebbe essere coincidenza tra fideiussore e beneficiario, per utilizzare dei termini legati al mondo dei finanziamenti; a parte c’è il soggetto che riceve il denaro come prestito.
Ma allora, ti domanderai, dov’è il problema se è la banca a risolvere la situazione e a coprire il debito? Ovviamente, alla fine di tutto l’istituto di credito ha l’opportunità di rivalersi sui debitori. In più, ci sono altri svantaggi che devi prendere in considerazione. Continua a leggere per scoprire quali sono.
La fideiussione bancaria non conviene
Dare le proprie fideiussioni alla banca significa anche:
- andare incontro a costi più alti: non solo il cosiddetto deposito cauzionale, una somma versata come garanzia, ma anche una commissione che si aggiunge;
- pagare più interessi (che aumentano in base al tempo e ai soldi ottenuti);
- dover accendere, a volte, un’ipoteca su un bene immobile – una casa – se non si ha abbastanza liquidità per il deposito cauzionale;
- essere nominati nella lista della centrale rischi (vuol dire che, in futuro, sarà più difficile per te avere un prestito).
Oltre a tutto ciò, ti ricordiamo che le tempistiche possono essere molto lunghe. Non ci vorranno meno di due o tre settimane, e in qualche caso bisogna aspettare mesi. Hai capito perché non si devono dare le fideiussioni alla banca?
I tipi di fideiussione
Per arricchire il nostro discorso, ecco i principali tipi di fideiussione: solidale, con “beneficio di escussione” e con “clausola a prima richiesta”.
Giusto per informarti, nella fideiussione solidale l’istituto di credito assicura tutta la cifra che il debitore deve restituire. Nella fideiussione con “beneficio di escussione” garantisce la somma che ancora non è stata rimborsata. Nella fideiussione con “clausola a prima richiesta” la banca, appunto, deve coprire il debito alla prima richiesta.
Di solito, la terza tipologia è quella che costa di più.
I requisiti
Per amor di completezza, elenchiamo i requisiti per la fideiussione:
- carta di identità o altro documento simile;
- le ultime buste paga;
- la dichiarazione dei redditi;
- gli ultimi bilanci, se stiamo parlando di un’azienda.
Tutti questi elementi saranno valutati dalla banca. Ma, te lo ripetiamo, cerca di evitare una scelta del genere!
Non è sempre facile prendere le decisioni migliori quando si tratta di prestiti. I fattori da esaminare sono tanti: l’ideale è ascoltare il consiglio di un team di esperti, che saprà elaborare la strategia più adatta a ogni esigenza.
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